29 gennaio 2019 - CHERNARUS
Mentre la operazione "Joint-Endeavor" era in corso, un piccolo reparto scelto è stato assegnato alla eliminazione in contemporanea delle armi e veivoli nemici dall'aeroporto principale di Chernarus.
La missione si è svolta al calare della notte, due team sono penetrati di nascosto nell'aeroporto eludendo i pattugliamenti nemici tramite le informazioni fornite dall'alto da echo. Disattivati i generatori di emergenza si è provveduto a tagliare le luci. Piazzati i primi esplosivi, si è proceduto ad illuminare via laser lo ZSU-23, permettendo l'eliminazione a distanza e in sicurezza della antiaerea presente. Una volta detonati gli esplosivi, le pattuglie ormai allertate hanno dato parecchio filo da torcere ai piccoli team presenti nel perimetro. Il team alpha ha individuato in una struttura scientifica delle strane apparecchiature e delle unità mobili attrezzati con testate nucleari tattiche. Mentre si cercava di metterle in sicurezza ed organizzare un recupero, diversi rinforzi blindati arrivati lungo la pista hanno demolito varie strutture, disperdendo la attenzione dei due fireteam. Nella confusione generale, uno dei cinque tochka è stato attivato mettendosi in posizione di lancio. Nonostante fosse stata notata la sua attivazione, non si è potuto fare nulla per bloccare la sequenza di lancio.
La testata ha impattato a poche decine di km di distanza, eliminando una vicina base NATO nella zona.
La zona è ormai contaminata, i due team sono stati prontamente esfiltrati in strutture mediche. Le apparecchiature precedentemente identificate sono rimaste nelle installazioni scientifiche ed è stato richiesto l'intervento del team CBRN.